In riferimento alla tematica inerente gli impianti di produzione energetica da biomasse, l’assessore all’Ambiente, Antonio Boncompagni, precisa quanto segue:
«Mi corre l’obbligo di puntualizzare la mia posizione rispetto alla realizzazione di impianti di produzione energetica a biomasse. Il parere dell’assessorato all’Ambiente riguardo a questo tipo di impianti è, infatti, contrario e si fonda non su posizioni di pregiudizio ideologico, ma su motivazioni concrete.
Nello specifico, sono tre le considerazione essenziali che conducono al parere contrario:
l’impatto sull’uomo da parte delle emissioni prodotte dagli impianti che bruciano biomasse. A questo riguardo, è consultabile, da chi volesse, la documentazione in merito presentata dal professor Mario Santarelli, primario oncologo dell’ospedale De’ Lellis; l’assenza di una pianificazione provinciale che regoli lo sfruttamento dei nostri boschi, manca cioè una fotografia capillare sullo stato delle nostre foreste e quindi manca, di conseguenza, lo strumento fondamentale che ci dica quante tonnellate di legname possono essere bruciate senza stravolgere il nostro ecosistema. Su ciò, è possibile consultare il generale del corpo forestale, Silvano Landi, esperto di fama nazionale su queste tematiche;
l’assenza di un controllo e di un monitoraggio della qualità dell’aria.
Un ulteriore aspetto che va approfondito è la possibilità che un impianto a produzione energetica a biomasse può o potrebbe produrre energia bruciando “rifiuti assimilabili a biomasse”, ovvero combustibile da rifiuto o frazione umida della raccolta differenziata. Fatto non secondario che l’ufficio comunale competente sta analizzando sotto il profilo normativo. Con rammarico, infine, va constatata l’assenza di un rappresentante della Provincia di Rieti alla riunione tenutasi al Comune martedì scorso in cui si è trattata la questione insieme con i comitati cittadini». Foto: Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO © 20 Ottobre 2011