Pubblichiamo comunicato stampa della Questura di Rieti.
Due giovani universitari coltivavano sostanze stupefacenti: arrestati dalla Polizia di Stato.
Il personale della Squadra Mobile, nell’ambito dell’attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, ha arrestato due giovani studenti universitari reatini: responsabili di coltivazione illecita e detenzione di sostanze stupefacenti. Gli investigatori della IV Sezione Narcotici della Squadra Mobile, infatti, nella serata di ieri, a conclusione di una particolareggiata indagine, hanno proceduto al controllo di due giovani reatini, studenti universitari a L’Aquila e conosciuti dagli Agenti per dei pregiuidizi di Polizia in relazione a reati connessi allo spaccio di stupefacenti, mentre facevano rientro nel capoluogo reatino dopo una giornata di studi. I due ragazzi, accortisi ormai di essere stati scoperti, consegnavano spontaneamente agli investigatori alcuni contenitori pieni di semi di canapa indiana, di marijuana e di hashish. Gli agenti, anche in considerazione della natura della sostanza sequestrata, hanno capito che i due giovani erano diretti coltivatori di tali sostanze stupefacenti e che operavano rifornendo sia il mercato reatino che quello aquilano. Gli investigatori reatini, coadiuvati dagli omologhi della Squadra Mobile di L’Aquila, si sono quindi recati immediatamente nell’appartamento del capoluogo abruzzese ove dimoravano i due studenti al cui interno hanno, infatti, rinvenuto una piccola serra, completa di lampade, ventilatori e fitostimolanti. Sono state sequestrate complessivamente oltre 15 piante di marijuana, nonché bilancini di precisione, oltre 200 grammi di marijuana essiccata suddivisa in numerosi involucri, 20 grammi di Hashish già suddivisi in dosi e numerosi semi di cannabis indica. I due sono stati pertanto arrestati ed associati presso la Casa Circondariale di Avezzano a disposizione della locale Autorità Giudiziaria, davanti alla quale dovranno rispondere del reato di coltivazione illecita e detenzione di sostanza stupefacente (art. 73 D.P.R. 309/90). Foto: Questura di Rieti © 22 Aprile 2011