Pubblichiamo comunicato stampa del Corpo Forestale dello Stato.
Le acque del lago Salto si abbassano e gli Agenti del Corpo Forestale dello Stato scoprono e sequestrano 30 involucri contenenti eternit.
Gli Agenti Forestali in forza al Comando Stazione di Fiamignano, nell’ambito dei servizi di controllo del territorio, a seguito di una segnalazione giunta al numero verde di emergenze ambientali “1515” del Corpo Forestale dello Stato individuavano sulle sponde del lago Salto in località “Ponte Ponticchio” del Comune di Pescorocchiano, 30 involucri che risultavano contenere “eternit”. L’eternit era stato opportunamente “imballato” con un film di nylon nero in modo da non essere visibile. Da una prima ricognizione avvenuta su involucri parzialmente aperti a su quelli ancora chiusi si è potuto constatare che al loro interno erano custodite lastre di “eternit” del tipo a “ondulina” e vecchie canne fumarie per un totale di circa 3 metri cubi. Il tutto lascia presupporre che il materiale provenga da attività di demolizione. Considerato che trattasi di rifiuti speciali pericolosi ( è nota la tossicità dell’eternit legata al fatto che contiene amianto), gli Agenti del Corpo Forestale hannoportunamente “ti. olucri dio verbe di emergenze ambientali 1515 del Corpo Forestale dello Stato hanno prontamente perimetrato è posta sotto sequestro d’iniziativa l’area in questione. Sul posto è intervenuto anche personale della ASL che ha prelevato dei campioni di “eternit” al fine di procedere alle analisi di rito.Trattandosi di una palese violazione al Decreto legislativo n.152 del 2006 specifico in materia di smaltimento di rifiuti gli Agenti operanti hanno proceduto ad informare dei fatti la Procura della Repubblica di Rieti per i provvedimenti di competenza. con una notizia di reato, per il momento, a carico di ignoti. Gli Agenti della Forestale stanno raccogliendo indizi e testimonianze che, potrebbero portali a risalire all’autore o agli autori del gesto, i quali, molto probabilmente, hanno approfittato del periodo in cui le acque del lago Salto erano più alte di adesso, per disfarsi dello scomodo “bagaglio”. Foto: Corpo Forestale dello Stato © 4 Marzo 2011
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Le acque del lago Salto si abbassano e gli Agenti del Corpo Forestale dello Stato, i scoprono e sequestrano 30 involucri contenenti eternit. –
Gli Agenti Forestali in forza al Comando Stazione di Fiamignano, nell’ambito dei servizi di controllo del territorio, a seguito di una segnalazione giunta al numero verde di emergenze ambientali “1515” del Corpo Forestale dello Stato individuavano sulle sponde del lago Salto in località “Ponte Ponticchio” del Comune di Pescorocchiano, 30 involucri che risultavano contenere “eternit”.
L’eternit era stato opportunamente “imballato” con un film di nylon nero in modo da non essere visibile. Da una prima ricognizione avvenuta su involucri parzialmente aperti a su quelli ancora chiusi si è potuto constatare che al loro interno erano custodite lastre di “eternit” del tipo a “ondulina” e vecchie canne fumarie per un totale di circa 3 metri cubi. Il tutto lascia presupporre che il materiale provenga da attività di demolizione.
Considerato che trattasi di rifiuti speciali pericolosi ( è nota la tossicità dell’eternit legata al fatto che contiene amianto), gli Agenti del Corpo Forestale hannoportunamente “ti. olucri dio verbe di emergenze ambientali 1515 del Corpo Forestale dello Stato hanno prontamente perimetrato è posta sotto sequestro d’iniziativa l’area in questione
Sul posto è intervenuto anche personale della ASL che ha prelevato dei campioni di “eternit” al fine di procedere alle analisi di rito.
Trattandosi di una palese violazione al Decreto legislativo n.152 del 2006 specifico in materia di smaltimento di rifiuti gli Agenti operanti hanno proceduto ad informare dei fatti la Procura della Repubblica di Rieti per i provvedimenti di competenza. con una notizia di reato, per il momento, a carico di ignoti.
Gli Agenti della Forestale stanno raccogliendo indizi e testimonianze che, potrebbero portali a risalire all’autore o agli autori del gesto, i quali, molto probabilmente, hanno approfittato del periodo in cui le acque del lago Salto erano più alte di adesso, per disfarsi dello scomodo “bagaglio”.