E’ aperto fino al 10 novembre il bando di concorso di Intercultura rivolto agli studenti delle scuole superiori per accedere a 2.000 posti per vivere e studiare in oltre 65 paesi e poter concorrere a una delle 1.400 Borse di studio totali o parziali erogate dal’apposito fondo di Intercultura o dai numerosi sponsor.
Nell’attribuzione delle borse di studio totali (che coprono il 100% della quota di partecipazione) per l’anno 2017-2018, Intercultura assegnerà prioritariamente i posti a quegli studenti le cui famiglie siano state gravemente danneggiate e siano residenti nei Comuni colpiti dal recente terremoto; l’assegnazione non sarà automatica per residenza, ma dovrà essere verificata la reale situazione del nucleo famigliare.
Nel corso degli ultimi decenni, moltissimi adolescenti di queste aree hanno potuto trascorrere un periodo all’estero grazie ai programmi di Intercultura, rientrando a casa con un bagaglio culturale ed esperienziale da utilizzare come una marcia in più nel loro percorso di studi e lavorativo e nella loro vita come cittadini a disposizione della collettività. Solo negli ultimi 10 anni, ben 200 studenti sono partiti dalle zone afferenti al Centro locale di Rieti e 30 a quello di Ascoli Piceno; inoltre otto studenti reatini stanno attualmente trascorrendo il loro anno scolastico tra Usa, Cina e India e due della zona di Ascoli Piceno in Sudafrica e Stati Uniti.
Tra loro, il reatino Luca Venga (nella foto) che recentemente ha descritto con termini entusiastici a proposito del suo primo giorno di scuola a San Diego, California: “Oggi ho avuto modo di conoscere la mia insegnante i miei compagni: mi trovo incredibilmente a mio agio. Sono simpatici, e curiosi di conoscere me e l’Italia. È facile fare amicizia, e un po’ tutti vogliono parlare con me. La mattina vola via, e dopo aver pranzato con i miei nuovi amici è già ora di riprendere l’autobus per tornare a casa. La sera, esausto dopo il mio primo giorno di scuola, mi fermo un attimo a pensare. È stato semplicemente incredibile, un cambiamento così drastico dalla realtà in cui vivevo, eppure per nulla stressante ma solo divertente e interessante. Strano a dirlo, non vedo l’ora di tornare a scuola!”
Luca è uno delle decine di studenti che ha potuto aderire a un programma di Intercultura grazie a una Borsa di studio della Fondazione Varrone; Enrica Rinalduzzi, docente e volontaria da anni del Centro locale di Rieti, assieme agli altri volontari, lo ha preparato, così come i tanti altri adolescenti che lo hanno preceduto, per questa lunga esperienza all’estero: “Siamo totalmente solidali con la Fondazione Varrone per aver deciso di aiutare in modo ancor più consistente le famiglie della nostra area, spostando per quest’anno i fondi destinati alla Borse di studio per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto. Sappiamo che è stata una decisione sofferta e siamo loro grati per l’incredibile sostegno che ci hanno dato finora e che spero vorranno rinnovare nei prossimi anni. La nostra comunità, negli ultimi anni, ha beneficiato enormemente, a livello di impatto sociale, dell’esperienza vissuta all’estero da parte dei nostri ragazzi che, scegliendo di intraprendere questo percorso educativo, hanno raccolto la sfida di vivere un’esperienza formativa che li aiuterà a diventare la prossima generazione di innovatori. A partire dai nostri studenti, fino alle loro famiglie, alle loro scuole, alle loro comunità, i programmi di Intercultura cambiano la vita delle persone coinvolte. Ecco perché Intercultura ha deciso di dare un’opportunità in più ai nostri studenti, assegnando prioritariamente le borse di studio totali a quei ragazzi le cui famiglie sono state danneggiate dal sisma”.
I programmi di Intercultura vengono realizzati con l’intento di offrire a giovani, famiglie e scuole di tutto il mondo, un’esperienza di apprendimento interculturale basata su chiari obiettivi pedagogici e sostenuta da oltre 60 anni di attività. Attraverso il confronto stimolato e guidato dai volontari di Intercultura, nei partecipanti all’esperienza di scambio interculturale nasce una consapevolezza nuova della propria e delle altrui culture e un desiderio di contribuire pacificamente al dialogo tra le varie nazioni del mondo. Il processo educativo interculturale che si realizza offre a tutti coloro che ne sono coinvolti una chiave di lettura e un metodo di comprensione del mondo moderno che supera i pregiudizi e rispetta le differenze naturali e culturali che caratterizzano tutti i popoli della terra.
Sul nuovo sito dell’Associazione onlus è possibile consultare il nuovo bando di concorso riservati agli studenti che frequentano una scuola media superiore, nati tra il 1 luglio 1999 e il 31 agosto 2002, leggere le informazioni su tutte le destinazioni proposte nei 5 continenti del mondo e la durata dei programmi (http://www.intercultura.it/studenti/destinazioni-e-periodi/): si può infatti trascorrere dal classico anno scolastico all’estero, al semestre, trimestre, bimestre scolastico, oppure un mese estivo per un programma in lingua (in questo caso, ci si può iscrivere fino a marzo/aprile a seconda delle scadenze dei singoli programmi). All’indirizzo http://www.intercultura.it/bando-quote-e-borse-di-studio/bando-di-concorso/ si possono invece avere tutte le informazioni sulle selezioni (immediatamente successive alla chiusura delle iscrizioni), e sulle quote di partecipazione e su come concorrere per poter accedere a una Borsa di studio.
Per gli studenti che frequentano all’estero l’intero anno scolastico, la normativa scolastica italiana riconosce la possibilità di accedere alla classe successiva senza ripetere l’anno. Il Ministero dell’Istruzione ha chiarito in una recente nota (843/2013) che le esperienze di studio all’estero sono “parte integrante dei percorsi di formazione e di istruzione” e che sono “valide per la riammissione nell’istituto di provenienza”. (www.intercultura.it/normativa)
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