“Il candidato di centrodestra sono io”. Scende in campo ufficialmente Antonio Cicchetti per le Comunali del 2017. Già sindaco dal 1994 al 2002, Cicchetti ha ufficializzato la propria candidatura nel corso di uno spazio autogestito su Rtr. Nel colloquio con il giornalista del Tg5 Paolo Di Lorenzo, Cicchetti ha parlato della sua candidatura come “un assoluto rinnovamento. Chi ha forza, energia ed esperienza da spendere è giusto che lo faccia, perché questa città torni a essere considerata importante”.
Da Cicchetti una bocciatura netta dell’operato della giunta Petrangeli e la volontà di costruire una nuova classe dirigente in città: “C’è bisogno di una squadra giovane, ma va accompagnata”, afferma. L’auspicio di Cicchetti è che il centrodestra si presenti unito, da Forza Italia a Casa Pound, senza dimenticare il centro e l’associazionismo.
Anche Di Lorenzo ha chiarito la sua posizione sulle voci di una sua possibile discesa in campo: “Mai andrò contro gli interessi di Antonio Cicchetti, se il candidato è lui, sto con lui”. E sulla possibile candidatura di Enrico Aragona: “Non si può dire che al momento ci siano altre candidature oltre la mia – sottolinea Cicchetti – Ma se attraverso un sondaggio si capirà che qualcuno ha più voti di me, io sarò il suo sostenitore”.
La discesa in campo di Antonio Cicchetti spacca il centrodestra locale che pochi giorni fa si è ritrovato intorno a un tavolo per discutere della linea da seguire verso le Comunali 2017. Dopo l’ufficializzazione della candidatura dell’ex sindaco di Rieti, le reazioni di molti degli esponenti dello stesso schieramento sono a dir poco fredde. A Rtr parla Lidia Nobili: “Legittimo che Cicchetti aspiri a candidarsi – commenta – ma le sue dichiarazioni non sono indovinate nel luogo e nel tempo, una candidatura si discute all’interno dei partiti. Cicchetti il rinnovamento? È comico. Se si candida da solo parte con il piede sbagliato”.
Sulle candidature, rilancia l’idea del sondaggio telefonico il consigliere Andrea Sebastiani: “Le persone che hanno governato per vent’anni sono stati già bocciate dagli elettori e sarebbe un suicidio del centrodestra – dichiara a Rtr – sono d’accordo con Antonio Perelli per fare un sondaggio telefonico di almeno tremila intervistati”.
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